Le verità scientifiche dell’aloe

Oggi il Professor Marco Pellizzoni ti spiega come le sostanze che caratterizzano l’aloe agiscano sulla nostra salute e siano efficaci se lavorano insieme.

In fitoterapia l’effetto del totale, vale a dire della foglia intera di aloe, è superiore alla somma delle sue parti.

Più del principio attivo preso singolarmente, è importante l’alleanza delle sostanze farmacologiche attive presenti nell’aloe, in quanto sono in grado di interagire tra loro utilmente.

Infatti alcune sostanze che, prese singolarmente, possono risultare tossiche, in associazione con altre diventano utili e medicamentose.

In particolare, i composti fenolici concentrati nella parte verde della pianta, tra i quali l’aloina, esercitano un’importante azione antiossidante, un’attività detossificante e depurativa, contrastando gli stati infiammatori.

Eliminare i composti fenolici del succo antrachinonico depotenzia gli effetti della pianta.

Oltre a queste proprietà farmacologiche, questa porzione vegetale ha un’azione fondamentale, che è quella di esaltare le secrezioni del tratto gastrointestinale per favorire l’assorbimento degli altri principi attivi.

E’ evidente che tutte le sostanze che assumiamo possono farci bene, ma diventare tossiche se il loro consumo non viene regolato in termini di tempo e di dosi.

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Chiara Dester

Spinta dall'entusiasmo di mio padre Giuseppe, ho continuato il suo progetto di divulgazione delle incredibili proprietà dell' Aloe.

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Annullato regolamento Ue su Aloe e suoi estratti

Con la sentenza del 13 novembre la Corte di Giustizia europea ha accolto il ricorso delle aziende del settore annullando il regolamento (UE) 2021/468, che prevedeva il divieto di commercializzazione di aloe e dei suoi preparati.

Il veto si riferiva all’utilizzo di preparazioni a base di foglie di Aloe contenenti derivati dell’idrossiantracene ( aloe-emodina, emodina, aloina A aloina B), sostanze naturali presenti anche in diverse specie vegetali, e in alcuni tipi di frutta e verdura.
Gli studi presentati dalle associazioni di categoria hanno dimostrato che il parere sulla tossicità di questi composti non è reale: le relazioni scientifiche hanno smentito le conclusioni dell’EFSA, confermando l’assenza di nocività di questi componenti attivi e, anzi, suffragando la sicurezza e l’efficacia di una pianta medicinale impiegata da millenni.
Questo risultato rassicura i consumatori, che avrebbero potuto essere spaventati da un divieto ingiustificato.
Ringraziamo i nostri clienti che, a fronte di un regolamento che avrebbe potuto penalizzare quarant’anni di lavoro professionale e coscienzioso, hanno continuato a supportare la nostra credibilità e competenza ponendo solida stima e risoluta fiducia nel nostro operato.